All posts tagged: Imola

Da Ambra: il ristorante delle donne

Una risposta a Masterchef e a tutti gli uomini stellati arriva dalla piccola Imola. All’Osteria del Vicolo Nuovo, infatti, in cucina sono tutte donne. E così anche in sala (anche se due uomini sono ammessi nello staff). Il motivo? “La cucina al femminile è più concreta, meno acrobatica. E poi noi donne siamo più brave, perché impariamo fin da piccole aiutando in casa”. Ha le idee chiare la dinamica Ambra Lenini “ostessa nell’animo”, sommelier, pioniera della ristorazione abbinata al vino di qualità. La sua osteria, che dal 1993 senza interruzioni vanta la chiocciola di Slow Food, il 22 gennaio festeggia un traguardo davvero speciale, i trent’anni. Era il 1994, infatti, quando in via Codronchi ha aperto questa enoteca, proponendo pochi piatti e affettati. “Si stava fuori di più la sera forse” ricorda Ambra, che comunque ancora oggi (e chi mi legge sa quanto queste siano sante parole) “se qualcuno si presenta anche alle 23.30 non lo caccio via”. E infatti al Vicolo Nuovo si va dopo il Comunale, come fanno gli stessi attori del resto. Ma lei la mattina alle 8.30 …

Quattro chiacchiere con lo chef Michael White

Garganelli a stelle e strisce Un post veloce veloce, da dedicare a Michael White. Il mio incontro con lo chef americano, premiato a Imola durante il Baccanale qualche giorno fa, è stato davvero piacevole e spontaneo. Proprio come è lui: se la potrebbe tirare ai massimi, dall’alto delle sue stelle Michelin, è invece è stato affabile e disponibile come pochi. Del resto, ha detto che si sente romagnolo. E in effetti sembra proprio così, anche se non riesco bene a immaginarlo in quelle cucine frenetiche pronto a urlare contro giovani apprendisti, come vediamo fare nei vari Masterchef e similari. In realtà l’ho visto in azione. E non a New York (anche se sono otto i suoi ristoranti nel mondo, tutti di cucina italiana), ma al San Domenico (due stelle Michelin). Ma che ci faceva White in cucina con lo chef imolese Valentino Marcattilii? La storia è così. Siamo negli anni Novanta: il cuoco americano Michael White sente parlare della città da un collega e fa armi e bagagli per il suo ‘gran tour’ italiano. Il motivo, mi racconta, dimostrare ai genitori che si sta impegnando ai …

Ponte Alidosi

Ristoranti della domenica: Castel del Rio

Anche se la primavera mi sembra ancora parecchio lontana, almeno da queste parti, inizio a scrivere di giretti domenicali. E, in particolare, di qualche ristorante. Vorrei cominciare da uno che mi piace molto: si trova a Castel del Rio, sulle colline a cavallo tra la Romagna e la Toscana (ma, di fatto, a circa un’ora da Bologna), ‘il Gallo’. Ci sono stata domenica scorsa con alcuni amici di Imola: era la terza volta e le buone impressioni delle precedenti sono state confermate. Il ristorante si trova nella piazza centrale del paese, ma sul retro si affaccia sulla Vallata del Santerno. A proposito, Castel del Rio da queste parti è famoso per almeno quattro motivi: il ponte Alidosi, un esempio ardito di ingegneria civile del Cinquecento, il Palazzo (sempre Alidosi), altro gioiello rinascimentale unico su questa fetta di Appennino e perché  qui su è ancora bello fare un tuffo (anche se in teoria non si potrebbe) nel fiume Santerno. Infine, la gastronomia, il paese è famoso per il Marrone Igp (cui viene dedicata una lunga sagra a ottobre) e un quantitativo di feste di paese più o …

I... magnifici in degustazione

Voluptates, Magnifici vini in degustazione

Vabbe’ che ormai manca poco al Vinitaly, ma in giro ci sono altre manifestazioni che si rivelano un’ottima occasione per fare qualche degustazione. Ad esempio a Imola c’è un evento che ormai è giunto alla sua decima edizione ‘Voluptates, i magnifici in degustazione’. Per l’esattezza quest’anno sono 150 (erano partiti da quaranta), fra cui una ventina di etichette francesi. La tre giorni parte venerdì 15 fino e si chiude domenica 17 marzo ed è organizzata dalla delegazione locale dell’Ais. La novità di quest’anno è che è ospitata nel quadriportico di un museo civico, il San Domenico. Che, non a caso, è anche il nome del ristorante stellato imolese, gestito di Valentino Marcattilii. E in realtà, un’altra new entry di quest’anno è proprio che si potranno degustare (a 25 euro) tre fra i piatti più famosi dello chef. Torniamo ai vini, i veri protagonisti. La lista la potete trovare qui, ma intanto ve ne elenco qualcuno. Io ho un po’ una fissazione: che i territori dovrebbero proporre eventi che valorizzino i loro vini. Tanto più in Emilia Romagna, che è una regione che ha molto bisogno di essere raccontata, sdoganata e …

Il Club del Fornello di Rivalta, Imola

A cena con le fornelle

Chi ha mai sentito parlare del Fornello di Rivalta? Io mai, almeno fino a qualche mese fa. Fino a quando non ho incontrato un gruppo di simpatiche signore di Imola che fanno parte del gruppo locale. Il Fornello (magari ce n’è uno vicino anche a casa vostra) altro non è che una sorta di club di cucina, nato una trentina di anni fa a Castello di Rivalta, appunto, nel piacentino. Da qui si è ramificato in tutto il mondo e solo in Italia ci sono 44 delegazioni da Bolzano fino a Siracusa. Le associate, rigorosamente donne, si radunano periodicamente per organizzare cene a tema, molto ricercate, dal menù stampato all’apparecchiatura della tavola. Ai fornelli, che per molte di loro sono un hobby, abbinano a volte anche attività di volontariato nelle loro città. Insomma, il gruppo è una miscela di una sapiente cucina fatta in casa, con una buona dose di Saper vivere di Donna Letizia. Che ci sia dietro un po’ di snobismo se lo dicono da sé: “A noi non piace cucinare da massaie”, mi ha specificato la …

Sauvignon blanc Salcerella

Salcerella, il Sauvignon romagnolo che sa di Alto Adige

Ho veramente un debole per il Sauvignon, uno dei motivi per cui appena posso faccio una scappata in Alto Adige per fare incetta di questi bianchi profumatissimi. Ma, anche senza dover prendere la macchina per salire fino a Bolzano, ne ho trovato uno a pochi passi da casa che non solo non ha niente da invidiare ai bianchi altoatesini, ma vola anche più in alto. Almeno dipende da quanto vi piace quel caratteristico sentore vegetale o, come direbbero i francesi (che ci mettono sempre più grazia), di pipi du chat. La miracolosa scoperta è avvenuta a Imola, in provincia di Bologna. Città famosa per i matti, la Formula Uno (un tempo), tanta buona gastronomia e che io sto esplorando dal punto di vista enologico. Il vino di cui parlo è il Salcerella, un Sauvignon blanc in purezza, Colli d’Imola bianco Doc, prodotto dall’azienda agricola Tre Monti. Queste uve crescono nel podere che la famiglia ha sulle colline imolesi (l’atro è nel forlivese), particolarmente vocate per i bianchi semi-aromatici. Una prova ne è anche il Ciardo, uno Chardonnay (sempre in purezza), ammorbidito da un …