Una risposta a Masterchef e a tutti gli uomini stellati arriva dalla piccola Imola. All’Osteria del Vicolo Nuovo, infatti, in cucina sono tutte donne. E così anche in sala (anche se due uomini sono ammessi nello staff). Il motivo? “La cucina al femminile è più concreta, meno acrobatica. E poi noi donne siamo più brave, perché impariamo fin da piccole aiutando in casa”. Ha le idee chiare la dinamica Ambra Lenini “ostessa nell’animo”, sommelier, pioniera della ristorazione abbinata al vino di qualità. La sua osteria, che dal 1993 senza interruzioni vanta la chiocciola di Slow Food, il 22 gennaio festeggia un traguardo davvero speciale, i trent’anni.
Era il 1994, infatti, quando in via Codronchi ha aperto questa enoteca, proponendo pochi piatti e affettati. “Si stava fuori di più la sera forse” ricorda Ambra, che comunque ancora oggi (e chi mi legge sa quanto queste siano sante parole) “se qualcuno si presenta anche alle 23.30 non lo caccio via”. E infatti al Vicolo Nuovo si va dopo il Comunale, come fanno gli stessi attori del resto. Ma lei la mattina alle 8.30 è già di nuovo nel suo locale, con la spesa già fatta, a chilometro più che zero, dentro la sportina.
Cosa contiene? Il menù cambia tutti i giorni e propone sempre carne, pesce e ricette per vegetariani. Del resto, “le verdure, in particolare zucche e porri, mi intrigano. Ma mi piace cucinare tutto, maneggiare gli ingredienti. Amo le paste, anche se da noi il trionfo è con i dolci”. Non resta che provare, ma prima ecco qui l’intervista completa che racconta un po’ meglio questo storico luogo del mangiare bene e dell’ospitalità. In rosa.