All posts tagged: enogastronomia

Mangiare a Cuba

Due parole sulla cucina caraibica Amici e conoscenti si sono meravigliati del fatto che io sia tornata da Cuba molto soddisfatta (fra le altre cose) della cucina. Premetto che nessun Paese che ho visitato finora mi ha delusa e i miei gusti sono decisamente di ampie vedute, ma i piatti creoli mi hanno conquistata. Per quanto, va detto, gli ingredienti siano piuttosto ripetitivi. Ma solo quelli, perché, le varianti sul tema maiale, pollo e aragosta in realtà sono tante. Del resto, quando si hanno poche materie prime di base ci si deve ingegnare. Un esempio? Il pollo, carne economica per eccellenza, era il pezzo forte in più di una casa particular che mi ha ospitata. Se a Cienfuegos la specialità era quello alla Coca (nel senso proprio della bibita gassata), a Viñales ce l’hanno servito alla birra. A Trinidad era arrosto, all’Havana era una specie di ‘cacciatora’. Diciamo che l’ingrediente segreto è la personalità della cuoca, e che cenare in un paladar è di gran lunga più emozionante che al ristorante, ma non sono mai rimasta delusa. Ho provato a …

Mangiare (quasi) low cost a Tel Aviv

Tel Aviv Diciamolo subito: Israele è un tripudio enogastronomico. Terra di incrocio, approdo, sintesi, anche la cucina descrive questo continuo puzzle culturale. Se i sapori dominanti sono quelli mediorentali, non mancano influssi dell’Europa dell’Est e tanta, tanta sperimentazione. In più è decisamente anche il regno di vegetariani e vegani: dai falafel all’hummus, non è difficile infatti trovare locali che comprendono nei menù tante possibilità. Unico problemino: il prezzo. Se vi trovate a Tel Aviv non avrete che l’imbarazzo della scelta dalla colazione al dopo cena, ma per il portafogli potrebbero essere dolori. Giusto per dare un’idea, non ci discostiamo dai prezzi delle città del Nord Italia o dalla principali capitali europee. Ecco quindi qualche consiglio per mangiare (davvero) molto bene a prezzi onesti. Miznon Come sempre, i posti migliori si trovano per caso. E dire che spesso, arrivando tardi (oltre le 23.30) in una città nuova, mi è capitato di dovermi accontentare del primo posto trovato aperto nei paraggi dell’albergo. Questa volta siamo stati davvero fortunati. In King George, infatti, vagando solo pochi minuti (a …

Un weekend a Palermo

Perché Palermo Cambiare aria per tre giorni si può e senza andare troppo lontano. Una meta ideale e organizzabile anche all’ultimo potrebbe essere Palermo. Io ci sono appena stata, andata e tornata con un volo davvero low cost (60 euro andata e ritorno da Bologna con Ryan Air) con un’ottima combinazione di orari (partenza alle 6.30 e ritorno alle 23.30). Per prima cosa consiglio un B&b, in posizione strategica: ‘La via delle biciclette’ è a cinque minuti tanto dalla stazione che dai Quattro canti, punto di partenza per girare il centro storico. Nella stretta via (un tempo qui c’era il ghetto ebraico) che odora di camere d’aria, si varca un portone e si sale per due piani, fino alla vista sui tetti. I giovani proprietari Manlio e Manuela si prodigano in consigli per gli ospiti e le camere sono arredate con uno stile che fa un po’ Amélie Poulain, ma decisamente accogliente. Mi hanno colpita la pulizia e le brioche della colazione. Ottimo anche il prezzo (doppia a partire da 70 euro). Giusto per farsi un’idea, un blitz di questo tipo costa circa 250 euro. Perché andare. Lasciarsi il ‘continente’ alle spalle è emozionante. Palermo è come una porta …

Ponte Alidosi

Ristoranti della domenica: Castel del Rio

Anche se la primavera mi sembra ancora parecchio lontana, almeno da queste parti, inizio a scrivere di giretti domenicali. E, in particolare, di qualche ristorante. Vorrei cominciare da uno che mi piace molto: si trova a Castel del Rio, sulle colline a cavallo tra la Romagna e la Toscana (ma, di fatto, a circa un’ora da Bologna), ‘il Gallo’. Ci sono stata domenica scorsa con alcuni amici di Imola: era la terza volta e le buone impressioni delle precedenti sono state confermate. Il ristorante si trova nella piazza centrale del paese, ma sul retro si affaccia sulla Vallata del Santerno. A proposito, Castel del Rio da queste parti è famoso per almeno quattro motivi: il ponte Alidosi, un esempio ardito di ingegneria civile del Cinquecento, il Palazzo (sempre Alidosi), altro gioiello rinascimentale unico su questa fetta di Appennino e perché  qui su è ancora bello fare un tuffo (anche se in teoria non si potrebbe) nel fiume Santerno. Infine, la gastronomia, il paese è famoso per il Marrone Igp (cui viene dedicata una lunga sagra a ottobre) e un quantitativo di feste di paese più o …

tapa di salmoreho

Andalusia: di tapa in tapa/1

“Non capisco come mai a nessuno sia venuto in mente di proclamare la ‘tapa’ l’espressione alimentare di uno stile di vita in cui si prova tutto, si conversa molto, si beve in modo intelligente e si arriva alla non facile conclusione che, a piccole dosi, il mondo è bello” (soffitto della Vineria San Telmo, Siviglia) Una delle cose che mi convinceva meno della Spagna era sicuramente la cucina. Le due esperienze precedenti, del resto, erano stati la gita dell’ultimo anno del liceo a Barcellona, a suon di fritto in albergo (le famigerate mezze pensioni) e panini a pranzo, e una vacanza estiva a Formentera. Ma, anche per i prezzi non certo economici, già dieci anni fa, di quel viaggio ricordavo molte cene in casa (le famigerate case vacanze) e, va detto, meravigliosa sangria. E così, quando ho deciso di partire per l’Andalusia all’ultimo minuto è stato solo perché, a cavallo del ponte del 1° novembre, era la meta che costava meno. Mi sono dovuta ricredere. In una Siviglia e Granada insolitamente inzuppate d’acqua o ‘obbligata’ a tante …