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Cosa fare a Tel Aviv

Alla prima visita si è accesa la scintilla. Alla seconda è scoppiato l’amore. Mi sbilancio: Tel Aviv è definitivamente una delle mie città preferite. I motivi sono tantissimi e provo a elencarli in questo post attraverso una carrellata di cose da fare, ma in generale mi piace l’atmosfera che sprigiona questo angolo di Medio Oriente, che potrebbe essere su questa sponda del Mediterraneo come un po’ dappertutto nel mondo. Mi spiego meglio. A Tel Aviv sono tanti gli echi di posti già visti, ma qui gli ingredienti sono mescolati in modo originale e unico. Una miscela frizzante, anche se non completamente ‘leggera’ (vi capiterà in spiaggia di incontrare un ragazzo che sta staccando dal servizio militare provvisto di armi e le tensioni ogni tanto si riaffacciano), che si trova solo in questa città. Sulla spiaggia dove la gente corre e fa kite surf. Nei locali vivaci e un po’ underground, fra le linee severe delle case bauhaus, bevendo un succo di melograno in un suq. Ma la cosa più bella (oltre i negozi d’abbigliamento, lo …

Mangiare il venerdì sera a Gerusalemme

E’ shabbat: e io dove mangio? Sembra facile, ma non lo è. O, per lo meno, non lo è sempre. Mangiare a Gerusalemme non richiede che l’imbarazzo della scelta, visto che anche per il palato è un vero crocevia enogastronomico. Sia nella città nuova, che fra le mura della vecchia, non avrete difficoltà a trovare ottimi hummos e falafel, cucina armena o araba. Ma la città cambia volto con l’inizio dello shabbat: dal venerdì sera, da quando cala la luce del giorno, sarà veramente dura trovare un locale aperto per cena. Del resto qui la parola kosher è decisamente di casa. Come ho già scritto nel precedente post mangereccio sul mio viaggio in Israele, di sabato le attività degli ebrei ortodossi si fermano quasi completamente. Niente tram, niente ascensori, niente ristoranti aperti. A parte qualche eccezione che abbiamo scovato, un po’ grazie alla Routard, un po’ grazie al web (quello funziona). E un po’ per caso. Barood Inizio subito da questo posto delizioso. Propone cucina sefardita, ma sembra un vero e proprio angolo di Francia nel cuore della …

Mangiare (quasi) low cost a Tel Aviv

Tel Aviv Diciamolo subito: Israele è un tripudio enogastronomico. Terra di incrocio, approdo, sintesi, anche la cucina descrive questo continuo puzzle culturale. Se i sapori dominanti sono quelli mediorentali, non mancano influssi dell’Europa dell’Est e tanta, tanta sperimentazione. In più è decisamente anche il regno di vegetariani e vegani: dai falafel all’hummus, non è difficile infatti trovare locali che comprendono nei menù tante possibilità. Unico problemino: il prezzo. Se vi trovate a Tel Aviv non avrete che l’imbarazzo della scelta dalla colazione al dopo cena, ma per il portafogli potrebbero essere dolori. Giusto per dare un’idea, non ci discostiamo dai prezzi delle città del Nord Italia o dalla principali capitali europee. Ecco quindi qualche consiglio per mangiare (davvero) molto bene a prezzi onesti. Miznon Come sempre, i posti migliori si trovano per caso. E dire che spesso, arrivando tardi (oltre le 23.30) in una città nuova, mi è capitato di dovermi accontentare del primo posto trovato aperto nei paraggi dell’albergo. Questa volta siamo stati davvero fortunati. In King George, infatti, vagando solo pochi minuti (a …

Un venerdì pomeriggio a Gerusalemme

“E fattolsi chiamare, e familiarmente ricevutolo, seco il fece sedere, et appresso gli disse: – Valente uomo, io ho da più persona inteso che tu se’ savissimo, e nelle cose di Dio senti molto avanti; e per ciò io saprei volentieri da te, quale delle tre Leggi tu reputi la verace, o la giudaica, o la saracina, o la cristiana” Boccaccio, Decameron Ci sono un ebreo, un cristiano e un musulmano Arrivano con passo spedito, sagome nere mentre le luci calano sulla città vecchia. Sono piccoli gruppi, qualcuno è solo, e tagliano l’aria non traditi dalla pietra scivolosa. Ci accodiamo, ci porteranno loro al muro occidentale (il western wall), punto di incontro fra il quartiere ebraico e quello arabo. Il minareto ancora canta e da poco abbiamo lasciato il corteo dei francescani che hanno guidato i fedeli lungo la Via Crucis del venerdì. Li abbiamo seguiti fino al Santo Sepolcro, nel suq a tratti sembrava di soffocare da tanti eravamo. Alcuni commercianti arabi ci hanno guardato con irritazione: bloccavamo l’ingresso al loro negozio, lì fermi davanti alle stazioni del …