La Napoli sotterranea
Strade su e giù, il mare laggiù da qualche parte. Il profumo dei panni stesi, anche senza sole, che si confonde con l’odore di fritto. Sono le mie immagini di Napoli, così come l’ingresso della pasticceria Poppella, con la porta sostituita nel giro di poche ore dopo un raid con tanto di spari contro la vetrina. E’ il Rione Sanità il luogo ad avermi più colpita in una cavalcata di neanche tre giorni in questa città ricca di strati, colori e odori. Soprattutto di strati: a Napoli ho trovato tante città una dentro l’altra, e più che altro, una sopra l’altra. I proiettili contro una delle attività che cercano di dare una nuova immagine al rione ha alimentato molti servizi sui giornali locali. Sul ‘Mattino di Napoli’ ho letto questa frase, in un affresco del quartiere fatto da Pietro Treccagnoli: “Ogni palazzo a Napoli è una piccola Napoli, spalmata su più livelli”. E’ questo gioco di sopra e sotto, di luce e ombra, di vita e morte la grande magia. La Neapolis sotterrata Il bello …