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Cinque cose da fare a Merano

In questo periodo Merano fa pensare soprattutto ai mercatini di Natale e in effetti anche io qualche giorno fa mi sono bevuta i miei gialli bombardini scegliendo qualche costosissimo regalino o ammenicolo casalingo e piangendo lacrime di coccodrillo dopo svariate fette di Sacher. Ma questo risvolto natalizio è solo una parte del mio quinto blitz in Alto Adige, in un angolo che continua a meravigliarmi. Forse sto diventando un’abitudinaria, ma mi piace avere un posto amico, di cui sto imparando a riconoscere i profili e che inizio a sentire famigliare. In più questa montagna che nasconde un’anima mediterranea per il suo particolare microclima è particolarmente adatta a persone come me, escluse dal popolo degli sciatori, ma amanti di passeggiate e ciaspolate, della storia e della buona tavola. E mercatino di #natale sia. #rovereto #mercatinidinatale #trento #igerstrentino Una foto pubblicata da letizia (@letidzia) in data: 10 Dic 2015 alle ore 07:47 PST A Merano la metà di dicembre è un periodo strano, perché in teoria siamo in alta stagione, ma di fatto fra il ponte dell’Immacolata …

In Alto Adige lungo la strada del vino

I luoghi Penso che pochi posti come l’Alto Adige siano la prova di come il turismo possa ruotare attorno al vino. Nel senso che prima scegli le cantine, poi ti rendi conto che c’è anche tanto da vedere. E da fare. Belle passeggiate, paesini pittoreschi e la guduria delle Terme di Merano. Sono luoghi che amo particolarmente, tanto che, dopo un fortunato incontro al Vinitaly, circa ogni sei mesi cerco di passarci. E alla fine, dopo che avevo lasciato questo post in ‘gestazione’ per alcuni mesi, l’ho terminato dopo esserci tornata anche quest’estate. In tutte le stagioni ho provato però una cosa: il lago di Kaltern (Caldaro) regala un clima incredibilmente mite. Sulle sue rive, dunque, si trovano i vigneti di Schiava e Pinot Nero, mentre sui pendii, ripidissimi, crescono le uve bianche. A Favogna una vigna resiste da molti anni anche a mille metri. E sembra lottare in tutti i modi, e l’uomo assieme a lui, per sopravvivere in quota. Insomma, è un fazzoletto d’Italia pieno di paradossi, a partire da quello linguistico, ma torniamo al vino, il vero protagonista del viaggio. Che …

Dormire in tenda a duemila metri

Dormire in tenda al Salewa Base Camp Yuko invece nella sua compagna vedeva cinque caratteristiche diverse, che appagavano il suo talento artistico. “E’ bianca. Dunque è una poesia. Una poesia di una grande purezza. Congela la natura e la protegge. dunque è una vernice. La più delicata vernice dell’inverno. Si trasforma continuamente. dunque è una calligrafia. Ci sono diecimila modi di scrivere la parola neve. E’ sdrucciolevole. Dunque è una danza. Sulla neve ogni uomo può credersi funambolo. Si muta in acqua. Dunque è una musica. In primavera trasforma fiumi e torrenti in sinfonie di note bianche“. da ‘Neve’, Maxance Fermine Io non sono un’esperta di montagna. Non so sciare, non ho una tuta da sci, sono quella che fa sempre la corsa da Decathlon per cercare il minimo indispensabile il giorno prima di partire. Al freddo preferisco il caldo e ho dormito in tenda solo in Grecia, d’estate. Soffro di vertigini e stare a gambe a penzoloni nel vuoto a tratti mi impedisce di parlare. Ed è proprio per questo che ho deciso di partecipare al Salewa Base Camp a Merano 2000. Confesso che …